UN'OPERA GRAFICA PUÒ CONNETTERCI CON IL CAOS CREATIVO?

UN'OPERA GRAFICA PUÒ CONNETTERCI CON IL CAOS CREATIVO?

Come lo scorso anno, il logo di Connected Ink 2021 è stato creato da Satoru Kobayashi, un artista che vive a Hanamaki City, prefettura di Iwate, Giappone. Ciò è stato possibile grazie all'amicizia fra Takashi Itagaki, direttore artistico del Rumbini Art Museum che ha supportato il percorso artistico di Satoru, e Nobu Ide, presidente e CEO di Wacom.

Nobu: "Non appena ho visto il logo, ho sentito che incarnava alla perfezione il concetto di 'caos creativo' dell'evento Connected Ink! A prima vista le linee esprimono una sensazione di anarchia, ma in realtà sono tutte collegate fra di loro. Le linee energiche corrono verso i punti in cui sono connesse, mentre i tratti dai colori vivaci fuoriescono leggermente dalle forme. Quando guardo il logo provo una sensazione di vitalità prorompente. Anche se non gli ho dato regole da seguire, Satoru riesce a trasmettere i messaggi graficamente in un modo davvero magico, che è leggero e di forte impatto allo stesso tempo. La sua opera mi ha convinto che le profondità raggiungibili dalla creatività umana sono incommensurabili".

Inizialmente Nobu aveva dei dubbi sul fatto che fosse opportuno chiedere a Satoru di utilizzare i prodotti Wacom. Gli sembrava irrispettoso invadere in quel modo l'universo interiore dell'artista.

Itagaki: "Sono rimasto molto colpito dall'ispirazione e dalla scelta di Wacom di far progettare a Satoru un simbolo per l'evento che comunicasse una radicale esplorazione del futuro della creazione umana. Satoru ha una disabilità mentale con cui convive da sempre. La sua opera va oltre i confini dell'intelletto, attinge alla sua unica forma di espressione immergendosi in un profondo regno spirituale che non è frammentato da parole o concetti. Ide era preoccupato del fatto che la loro proposta potesse interferire con il modo di esprimersi di Satoru. Satoru ha il diritto di interagire con il mondo così come lo percepisce. Al momento dell'incontro sembrava esserne felicissimo".
In seguito ai cambiamenti dovuti alla pandemia del coronavirus e alle varie restrizioni che hanno interessato l'evento, Connected Ink 2020 ha subito una trasformazione radicale. È stato un evento ibrido, organizzato sia in una location fisica che online. Essendo ibrido ha reso possibile la partecipazione di persone da tutto il mondo e di conseguenza Wacom ha deciso di farlo durare 27 ore per dare a tutti la possibilità di prendervi parte nonostante le differenze di fuso orario.
Nobu: "L'edizione 2020 di Connected Ink è durata 27 ore, ma ho la sensazione che abbiamo iniziato un lungo viaggio che non si concluderà allo scadere di queste 27 ore. Anche adesso siamo nel bel mezzo di un viaggio in cui continuiamo a chiederci: «Cosa nascerà dal caos creativo?». L'edizione Connected Ink 2021 troverà le risposte. Vorrei comunque evolvere oltre questi concetti aggiungendo ogni anno nuovi elemento e non limitarci a ereditare quelli del passato. Per questo motivo volevamo che per creare il logo di quest'anno venisse usato quello dell'anno scorso in modo proficuo".

Così è nato il logo di Connected Ink 2021, in cui è stato colorato il logo monocromatico dell'anno precedente, con l'aggiunta del numero 1 che indica il 2021. Tutto questo non si conclude con un evento fugace, ma è diventato un simbolo della community che si propone di rimanere presente in parallelo dedicandosi ad arte, tecnologia e apprendimento.
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